Home » Pillole » Connessione Impianto Fotovoltaico

È il processo tecnico e amministrativo attraverso cui un impianto fotovoltaico viene collegato alla rete elettrica nazionale, per poter immettere l’energia prodotta e usufruire dei meccanismi di scambio sul posto o ritiro dedicato.

La connessione è gestita dal gestore di rete (solitamente e-distribuzione o altro DSO locale). L’installatore o un tecnico abilitato può occuparsi della richiesta per conto del cliente.

  • Invio della Richiesta di Connessione al gestore di rete
  • Ricezione del preventivo tecnico-economico
  • Accettazione del preventivo
  • Esecuzione dei lavori e installazione contatori
  • Attivazione della connessione
  • Eventuale attivazione GSE per incentivi
  • Dati catastali e tecnici dell’impianto
  • Titolo autorizzativo (es. CILA o PAS)
  • Scheda tecnica dei moduli e inverter
  • Dati anagrafici del proprietario
  • Firma digitale o PEC

Dipende dalla potenza e dalla zona, ma in media la connessione viene completata entro 30-60 giorni dalla richiesta, a seconda della complessità dell’intervento e della rete locale.

Un impianto in autoconsumo usa direttamente l’energia prodotta, mentre uno connesso alla rete può scambiare o vendere l’energia in eccesso, accedendo a meccanismi come lo Scambio sul Posto (SSP) o il Ritiro Dedicato (RID).

Dopo la connessione, bisogna registrare l’impianto presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) tramite il portale Gaudì e attivare i meccanismi economici (SSP o RID). Inoltre, l’impianto deve essere comunicato all’Agenzia delle Dogane (se >20 kW) e all’ENEA (per eventuali detrazioni).

Permette di compensare l’energia immessa in rete con quella prelevata in momenti diversi, riducendo la bolletta. È gestito dal GSE, previa stipula di un contratto online.

Un collegamento errato o non autorizzato può causare:

  • Sanzioni
  • Impossibilità di usufruire degli incentivi
  • Interruzione della produzione o disconnessione forzata
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