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La pratica ENEA è una comunicazione obbligatoria da inviare all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per ottenere le detrazioni fiscali legate agli interventi di risparmio energetico o utilizzo di fonti rinnovabili in edilizia.

È obbligatorio inviare la comunicazione ENEA quando si eseguono lavori che rientrano nell’Ecobonus o nel Bonus Casa (solo per gli interventi che comportano un risparmio energetico o l’uso di fonti rinnovabili).

La pratica ENEA deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori, ovvero dalla data di collaudo o dichiarazione di conformità.

La comunicazione può essere inviata dal contribuente, dal tecnico abilitato o da un intermediario, purché in possesso di tutte le informazioni necessarie.

La pratica si invia esclusivamente online, attraverso il portale dedicato dell’ENEA:

👉 https://bonusfiscali.enea.it

Tra i documenti necessari ci sono:

  • dati anagrafici e codice fiscale del beneficiario
  • dati catastali dell’immobile (foglio, particella, subalterno)
  • fatture dei lavori e dei materiali
  • ricevute dei bonifici “parlanti”
  • l’asseverazione tecnica del professionista
  • schede tecniche dei prodotti installati
  • eventuale APE (attestato di prestazione energetica) ante/post operam.
  • Ecobonus (interventi di efficienza energetica)
  • Bonus Casa (solo se l’intervento migliora le prestazioni energetiche)
  • Superbonus 110% (tramite altri canali con adempimenti più complessi)

Il mancato invio nei termini può comportare la perdita del diritto alla detrazione fiscale per l’intervento eseguito.

Sì, è possibile inviare una nuova comunicazione correttiva entro i 90 giorni dalla fine dei lavori, sostituendo quella errata.

Se si supera il termine, la pratica potrebbe essere respinta e si rischia di perdere il diritto alla detrazione. In alcuni casi si può ricorrere a procedure di sanatoria (remissione in bonis) se la normativa lo consente, ma non è garantito.

Sì, è obbligatorio conservare tutta la documentazione (ricevuta della pratica con codice CPID, fatture, bonifici, asseverazioni, schede tecniche, autorizzazioni) per almeno 10 anni in caso di eventuali controlli.

Dopo l’invio della pratica, viene generata e consegnata una ricevuta con il codice CPID (Codice Personale Identificativo). Questo codice è la prova ufficiale che la pratica è stata trasmessa ed è necessario conservarlo.

Tipici interventi soggetti alla comunicazione ENEA includono: coibentazione di pareti, tetti e solai, sostituzione infissi e serramenti, installazione di pompe di calore, impianti termici, pannelli solari, schermature solari, sistemi di termoregolazione.

In caso di non conformità o rigetto, potrebbe essere negata la detrazione fiscale. È possibile correggere errori e ripresentare la pratica (entro i limiti consentiti) o contestare la decisione.

Per evitare questo rischio è fondamentale che la compilazione sia accurata e conforme alla normativa.

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