Le tabelle millesimali sono strumenti di calcolo che servono a ripartire le spese condominiali tra i proprietari in base al valore delle singole unità immobiliari rispetto al totale del fabbricato. Ogni appartamento ha una “quota” in millesimi (su 1.000 o 10.000) proporzionata a superficie, esposizione, piano, ecc.
Sì, è necessario per una corretta gestione delle spese comuni. Se le tabelle sono vecchie, errate o non più adeguate (dopo ristrutturazioni, frazionamenti, ampliamenti), devono essere riviste da un tecnico abilitato (di solito un geometra o ingegnere).
Sono tabelle specifiche per la ripartizione delle spese di riscaldamento centralizzato, secondo la UNI 10200. Tengono conto del fabbisogno termico teorico di ciascuna unità, non solo della superficie. Sono fondamentali in condomini con contabilizzatori e valvole termostatiche.
Vengono suddivisi in due quote:
- Quota fissa (30-50%): in base alla potenza termica installata o al fabbisogno teorico (tabelle UNI 10200)
- Quota variabile (50-70%): in base ai consumi reali rilevati dai contabilizzatori di calore.
- Questo metodo è obbligatorio per legge e incentiva l’efficienza.
Il DIRI (Dichiarazione di Rispondenza) è un documento che certifica la conformità di un impianto elettrico preesistente alle normative di sicurezza. È necessario se non esiste una Dichiarazione di Conformità (DiCo), ad esempio in impianti vecchi. Serve per gli impianti condominiali: ascensori, citofoni, illuminazione, cancello elettrico, ecc.
Un tecnico abilitato (installatore qualificato o professionista iscritto all’albo) con almeno 5 anni di esperienza nel settore può emettere un DIRI, dopo aver eseguito verifiche strumentali e ispezioni visive dell’impianto.
- Le verifiche periodiche sono obbligatorie per garantire la sicurezza:
- Impianto elettrico: ogni 2 o 5 anni in base alla destinazione d’uso (es. box, ascensore)
- Ascensori: 2 volte l’anno da parte di ente certificato
- Antincendio / estintori / porte REI: secondo normativa UNI specifica, in genere annuale
- Impianti gas / caldaie centralizzate: secondo DPR 74/2013, almeno ogni 2 anni
L’amministratore è civilmente e penalmente responsabile del corretto stato di manutenzione e sicurezza degli impianti comuni. Deve affidare controlli e verifiche a tecnici abilitati e mantenere tutta la documentazione aggiornata (registro impianti, verbali, certificazioni).
Sì, se l’impianto è non conforme o pericoloso. Gli impianti condominiali devono rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza (es. legge 37/08 per impianti elettrici). La spesa può essere approvata in assemblea come intervento straordinario.
In caso di controlli (ASL, Vigili del Fuoco, INAIL), il condominio può subire sanzioni amministrative o, in caso di incidenti, responsabilità penale dell’amministratore. Inoltre, l’assicurazione potrebbe non coprire i danni se manca la documentazione prevista.
