La figura qui sotto indica le minime profondità di posa delle conduttore interrate.
Il numero 250, 450 o 750 che segue il tubo indica la forza (in newton) con la quale il tubo viene provato a compressione.

Quando i cavi sono posati senza protezione meccanica supplementare, un nastro monitore posto 20 cm sopra il cavo interrato è sempre raccomandabile, ma la norma CEI 11-17 lo impone soltanto per i cavi (armati) direttamente interrati.

Sono idonei alla posa interrata, diretta oppure in tubo, condotto o cunicolo, solo i cavi con guaina e tensioni di isolamento 0,6/1 kV, ad. es. FG7(O)R 0,6/1 kV, N1VV-K, ecc.
Fa eccezione a questa regola generale il cavo H07RN8-F, il quale può essere interrato purché non direttamente.
In un circuito quadripolare, il conduttore di neutro può avere una sezione inferiore a metà di quella delle fasi, con un minimo di 16 mm2 (rame), purché:
- la massima corrente di squilibrio non superi la portata del conduttore di neutro (i carichi sono sostanzialmente equilibrati),
- il livello delle armoniche non sia tale da sovraccaricare il neutro.
Nei circuiti bipolari, la sezione del conduttore di neutro dev’essere sempre uguale a quella del conduttore di fase.
Quanto sopra prescinde dalla necessità di predisporre o meno un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti sul conduttore di neutro.
Un cavo è posato all’esterno se si trova fuori di un edificio. Sono considerati “posati all’esterno” anche i cavi in tubo protettivo, o canale, perché possono comunque essere sottoposti all’acqua di condensa (irrilevante quindi il grado di protezione).
La posa all’esterno può essere:
- temporanea (se è prevista solo per bevi periodi) oppure permanente;
- fissa (se i cavi non sono destinati ad essere spostati durante l’uso), oppure mobile (in caso contrario).
La tabella qui sotto indica quali sono i cavi di bassa tensione idonei e non idonei alla posa all’esterno (anche se in tubo o canale) e per quale tipo di posa.
I cavi con isolamento e/o guaina in PVC possono essere impiegati all’esterno solo per posa fissa o devono essere posati e/o spostati solo a temperature superiori a 5°C, poiché il PVC alle basse temperature diventa rigido e se piegato si fessura.
Sono idonei per posa mobile all’esterno solo i cavi flessibili con isolamento e guaina in gomma.
Da notare, infine, che i cavi idonei alla posa interrata sono a maggior ragione adatti per la posa fissa all’esterno.
| Tipo di cavo | Posa all’esterno | |
| Fissa | Mobile | |
| Cavi unipolari senza guaina isolati in PVC, ad es. N07V-K, H07V-K | Non idonei | Non idonei |
| Cavi multipolari con isolamento e guaina in PVC, tensioni 450/750 V o 300/500 V, ad es. FROR 450/750 V, H05VV-K, FROR 300/500 V | Idonei all’esterno per posa temporanea | Non idonei |
| Cavi multipolari con isolamento e guaina in gomma, tensioni 450/750 V o 300/500 V, ad es. H07RN-F, H05RN-F, H07BQ-F, H05BQ-F, H07RN8-F | Idonei all’esterno per posa permanente (non interrata) | Idonei |
| Cavi multipolari con tensioni 0,6/1 kV, ad. es. FG7(O)R, N1VV-K 0,6/1 kV, FG10(O)M1 0,6/1 kV, FTG10(O)M1 0,6/1 kV | Idonei all’esterno per posa permanente (anche interrata) | Non idonei |
* Il cavo H07RN8-F è idoneo alla posa interrata, purché in tubo, condotto o cunicolo.
I cavi di circuito a tensione diversa possono essere posati nello stesso condotto, purché:
a) tutti i circuiti siano isolati per la massima tensione presente, oppure:
b) i circuiti a tensione maggiore abbiano un isolamento doppio o rinforzato.
In ogni caso, tra i conduttori dei due circuiti sono richiesti due isolamenti adatti per la tensione maggiore: nella situazione a) un isolamento su ogni circuito; nella situazione b) due isolamenti, o uno rinforzato, sul circuito a tensione maggiore.
Non è affatto vero che i conduttori rigidi sono vietati, né lo sono mai stati.
È vero invece che sono poco usati in Italia, a differenza di altri paesi, dove al contrario sono poco usati i conduttori flessibili (per posa fissa).
Sono denominati resistenti al fuoco i cavi che continuano a funzionare, per un determinato periodo di tempo ed in condizioni di prova stabilite, anche durante un incendio.
I cavi possono essere resistenti al fuoco per:
- costruzione, ad esempio cavi conformi alla norma CEI 20-45 ad isolamento minerale, oppure
- installazione, ad esempio cavi sotto traccia.
I cavi resistenti al fuoco servono per alimentare i servizi di sicurezza che devono continuare a funzionare durante l’incendio, ad esempio le pompe antincendio.
Non è questo il caso dell’illuminazione di sicurezza centralizzata, ad esempio in un teatro, perché l’illuminazione non serve più nei locali in cui si è sviluppato l’incendio (a causa dei fumi le persone devono lasciare i locali entro pochi minuti), né gli apparecchi di illuminazione sono resistenti al fuoco.
Devono essere, invece, sicuramente resistenti al fuoco le condutture che collegano la sorgente centralizzata dell’illuminazione di sicurezza con i locali dove questa è richiesta, ad evitare che un incendio al di fuori di tali locali metta fuori servizio l’illuminazione di sicurezza proprio quando serve.
Secondo la norma impianti gli unici colori obbligatori sono il blu per il conduttore di neutro e il giallo-verde per il conduttore di protezione.
I conduttori di fase non hanno un colore obbligatorio; sono raccomandati, ma non obbligatori, i colori nero, marrone e grigio.
Nel nostro paese la tecnica impiantistica ha sempre privilegiato gli impianti sfilabili.
Bisogna però riconoscere che la sfilabilità non è un requisito di sicurezza dell’impianto, ma solo un pregio e come tale non può essere imposto.
Tanto è vero che l’attuale norma CEI 64-8 non richiede più come in passato la sfilabilità dei cavi ed ammette la posa diretta sotto intonaco, purché i cavi siano di tipo adatto. Sono ritenuti tali i cavi idonei per posa interrata, ad esempio FG7(O)R 0,6/1 kV.
I cavi sovrapposti su più piani su un’unica passerella sono da considerare cavi posati in fascio e non in strato. Infatti, lo strato di cavi è per definizione un insieme di cavi affiancati (non sovrapposti).
La portata si calcola quindi applicando alla portata Io (corrente del singolo cavo posato su passerella) il fattore di correzione k2 di cui alla tabella IV, temperatura ambiente è diversa da 30°C.
